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10. L'Albero della Libertà


Descrizione

Il periodo più drammatico, e nello stesso tempo più esaltante della loro storia, i balestrinesi lo vissero nel 1794-1795 quando le truppe della Francia rivoluzionaria, in guerra contro il Re di Sardegna, invasero la Liguria. Balestrino fu occupato il 21 aprile 1794 da una colonna di soldati, provenienti da Garessio, guidata da Cristoforo Saliceti e Agostino Robespierre, fratello di Massimiliano. Il feudo, appartenente allora a Gio Enrico IV del Carretto, vassallo dei Savoia, fu considerato "territorio nemico". L'Albero della Libertà, che i francesi piantavano in tutti i luoghi sottratti alla tirannia, fu innalzato nella piazza della chiesa. Filippo Buonarroti, capo del Commissariato francese di Oneglia, incaricato del governo dei territori occupati, confiscò i beni del marchese e li distribuì ai contadini. Nel novembre 1795 il paese venne a trovarsi tra gli eserciti contrapposti nella grande battaglia di Loano. Per punire i balestrinesi sospettati di parteggiare per gli austro-piemontesi, i francesi decretarono "sei ore di morte", che portarono all'uccisione di 15 persone e alla distruzione della frazione di Bergalla.


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